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mercoledì 9 marzo 2011

LA FESTA (per qualcuno) E' FINITA ...



Di giorni belli e indimenticabili nella mia vita ne ricordo molti. 

Ora  ne aggiungo un altro, veramente speciale. 

Oggi, 8 Marzo 2011, è stata veramente la mia festa ... ma non per la "Festa delle donne".  

Circa tre anni fa ho ricevuto un avviso di garanzia e il mio sito è stato oscurato. 

Finalmente il giudice ha firmato  il Decreto di Archiviazione.

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DECRETO DI ARCHIVIAZIONE


IL G.I.P., DOTT. MARCO GUIDA,

LETTA LA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE AVANZATA DAL P.M. PROCEDENTE;
CONDIVISE LE ARGOMENTAZIONI ADDOTTE A SOSTEGNO DELLA STESSA PER LA INDISCUTIBILE ADERENZA DI ESSE ALLE EMERGENZE INVESTIGATIVE E LA MANCANZA DI QUALSIVOGLIA VIZIO LOGICO;


P.Q.M. 

DISPONE LA ARCHIVIAZIONE DEL PROCEDIMENTO


- PER INFONDATEZZA DELLA NOTIZIA DI REATO


E ORDINA LA TRASMISSIONE DEL FASCICOLO AL P.M.

BARI, 24/2/11


 IL G.I.P. 
DOTT. MARCO GUIDA

DECRETO DI ARCHIVIAZIONE






  ALCUNI DOCUMENTI IN ORDINE CRONOLOGICO PER RICOSTRUIRE LA VICENDA


1) L'INIZIO: 26 Marzo 2008


Essere o non essere setta: QUESTO è il problema 


Il 26 Marzo 2008 il mio sito viene oscurato e ricevo la visita di due agenti della Digos che mi consegnano un avviso di garanzia nel quale leggo una serie di accuse che sul momento stentai a comprendere poichè non avevano alcun senso. Se non avessi avuto davanti a me due agenti della Digos di Roma che avevo già visto il giorno 9 Febbraio 2008 avrei pensato che si trattava di uno scherzo.



2) Oggi è il mio compleanno (20 Aprile 2008)

Il Magistrato che aveva sequestrato il mio sito lo ha dissequestrato circa 10 giorni dopo, ma la polizia postale ha ottemperato alla disposizione "solo" dopo oltre un mese. 
 




4) Settembre 2008. Chiusura delle indagini. Il mio fascicolo è stralciato da quello degli altri indagati

Nel mio fascicolo trovo un fax inviato al magistrato. E' un fax delirante, pieno di accuse fantasiose contro di me i cui contenuti coincidono sia con  le farneticazioni scritte dagli utenti del Forum ospitato dal Cesap sia con quelle diffuse attraverso il forum dell'Aduc. Singolare è la strana somiglianza tra questi contenuti e le accuse formulate nell'avviso di garanzia. Autrice del fax è una persona che ha frequentato i seminari di Arkeon, comparsa diverse volte in televisione, che dice di essere stata vittima di abusi sessuali. 

Dal settembre 2008  sull'avviso di garanzia e sul  mio fascicolo scende un profondo oblio ...  silenzio ... buio assoluto ... ma questo oblio riguarda solo la Procura di Bari. 

Dico questo perchè l'avviso di garanzia e altri documenti custoditi nel mio fascicolo vengono ampiamente illustrati, citati, pubblicati sul Web incessantemente dal Marzo 2008 fino ad oggi, senza alcuna interruzione e senza risparmio di tempo e mezzi. Ma su questo ritornerò più avanti.



5) Ottavo Tassello: Tendo la mano e voi ci siete ... Grazie! (25 Marzo 2009)



Nei  due anni che sono passati da questo ultimo post ho sempre avuto la  certezza che tutto si sarebbe chiarito, ma le pastoie burocratiche e la confusione che regna nella Procura di Bari (come in altre Procure) ha ritardato oltremodo la conclusione di questa vicenda.

Il ritardo, perciò, non è dovuto nè a complotti vari nè a supplementi di indagine nè ad altre fantasione ragioni: si tratta di un tempo purtroppo fisiologico per  gli uffici delle procure italiane. 

L'oblio è finito una decina di giorni fa, quando ho saputo che è stato lo stesso  P.M. da cui ho ricevuto l'avviso di garanzia che  ha richiesto l'archiviazione, fatto avvenuto già nel Maggio 2009, alcuni mesi dopo la chiusura delle indagini e circa un anno dopo il sequestro preventivo del mio sito. 

Per quasi due anni la richiesta di archiviazione (che doveva essere controfirmata dal Giudice) è rimasta in qualche recondito archivio barese, da cui è riemersa recentemente grazie alla costanza e l'impegno del mio avvocato e dei suoi collaboratori.

Finalmente, questa mattina, il giudice ha apposto la sua firma ponendo fine a questa  singolare  e kafkiana vicenda.




L'AVVISO DI GARANZIA

Tornando all'avviso di garanzia: le accuse formulate  erano semplicemente assurde, fondate su equivoci , invenzioni e calunnie propagate e nutrite nel clima di isteria collettiva che, da oltre tre anni, affligge certi ambienti antisette.

Tra l'altro venivo accusata di essere il nuovo guru di Arkeon, di aver riorganizzato il gruppo, di averlo pubblicizzato attraverso il forum del mio sito, di aver abusato di non so quale professione (non era specificato) e c'era persino l'indicazione di una città dove avrei compiuto questo "abuso": Bari, nella quale io non sono mai stata in tutta la mia vita, e poi "in altri luoghi", non specificati.


In sostanza io avrei compiuto questi "reati":

- Aver incontrato, in un albergo di Roma, per una conferenza inerente la mia attività di studio e consulenza gratuita,  alcuni esponenti di Arkeon, compreso il suo fondatore,  curiosi e conoscenti di persone che frequentavano i seminari ecc.

- Aver ospitato un forum su Arkeon nel mio sito, come ho sempre fatto da oltre 15 anni, per molti altri gruppi e movimenti. Nel forum dedicato ad Arkeon alcune persone (pro e contro il movimento) discutevano delle loro esperienze. La mia funzione, come sempre, era quella di moderatrice

- Aver scritto che Arkeon non mi sembrava una "setta" e che avevo intenzione di  progettare  una ricerca su questo gruppo come ho fatto per molti altri

- Aver criticato la metodologia con la quale fin dall'inizio era stata gestita la vicenda Arkeon

- Aver segnalato l'importanza di tener conto negli studi scientifici dell'esperienza sia dei fuoriusciti che dei membri ancora affiliati, quest' ultimo elemento è stato interpretato come un modo per "intimidire i testimoni".




Diverse persone in questi tre anni hanno cercato ogni occasione possibile per diffondere falsità sul mio conto in diversi modi:

- Internet: Forum, siti, notizie sempre uguali ripetute continuamente in pagine diverse dello stesso sito  per ricordare  ai lettori la mia partecipazione all'incontro di Roma, il mio avviso di garanzia ecc. ecc.  

- Posta: invio di dossier calunniosi con mittenti sia falsi che reali nei quali c'erano i documenti del mio fascicolo che era ancora aperto


- Telefono: telefonate ai giornalisti che mi hanno intervistato in questi anni protestando per il fatto che era stato permesso a una "criminale" come la sottoscritta di parlare


 - Richiesta di essere ricevuti da persone con le quali intrattengo rapporti professionali  per  calunniarmi ulteriormente

- Denunce fantasiose e ingiuriose all'Ordine professionale a cui appartengo

Da notare: l'avviso di garanzia è stato pubblicato su Internet  ed è rimasto per diversi giorni visibile e scaricabile con i miei dati sensibili non occultati (Nome, Cognome, Indirizzo completo, data e luogo di nascita), tanto che c'è da chiedersi: 
 
Forse qualcuno aveva la segreta speranza che qualche squilibrato aizzato da anni contro di me venisse a farmi visita a casa ..???


Vorrei dire a queste persone che la festa è finita e che, se tre anni fa hanno brindato loro (quando il mio sito fu oscurato), adesso tocca a me brindare, e lo faccio volentieri ... anche alla loro salute, perchè nei prossimi anni ne avranno un gran bisogno!

Devo molto a tutte le persone che non hanno mai dubitato della mia onestà intellettuale e della mia correttezza, ma, soprattutto, devo molto alla mia famiglia, la cui vicinanza è stata determinante in ogni singolo istante di questi ultimi tre anni.



6 commenti:

Anonimo ha detto...

Che dire, se non :

ERA ORA !

Spero che sin da domani il Suo Avvocato diffidi le 'brave persone' che hanno citato strumentalmente il Suo avviso di garanzia (come se Lei fosse una criminale incallita) a non insistere ulteriormente.

Se fossero persone corrette dovrebbero solo chiederLe scusa e cospargersi il capo di cenere ma credo che non lo faranno, e questo dimostrerà ulteriormente la loro assoluta malafede.

Un amico sincero.

Simonetta ha detto...

Mi unisco al brindisi!

Non ho mai dubitato per un attimo della tua professionalità, della tua estraneità ai fatti contestati, non ho mai dubitato che sarebbe finalmente arrivato questo giorno.

Inorridisco alla serie di molestie che hai subito da parte di chi si definisce "vittima".

Mi auguro che la tua vicenda, ora che si è conclusa nell'unico modo in cui poteva finire, venga dibattuta quale emblema delle difficoltà che i ricercatori incontrano quando vogliono condurre studi in modo indipendente e trasparente.

Un precedente interessante è quello dell'etnologo francese Maurice Duval per i suoi studi su Mandarom
http://www.sectes-infos.net/Mandarom.htm

Nel suo caso, però, non si arrivò all'avviso di garanzia.

Raffaella Di Marzio ha detto...

Cara Simonetta,

tu sai bene che in Italia noi siamo in grado di raggiungere dei primati straordinari .. peccato che non siano primati di cui vantarsi ...

Grazie anche a te, la prima che ha avuto il coraggio di manifestare pubblicamente la sua solidarietà e che per questo è stata oggetto, a sua volta, di denunce.

Credo sarebbe utile pubblicare le "indagini" che ti hanno riguardato a causa del "crimine" di aver manifestato solidarietà alla sottoscritta

A presto

Raffaella

Carla De Benedictis ha detto...

EVVAIII!!!!!!!!!!!!!!!!
Ora lasciamoci questa storia alle spalle senza darle più importanza, guardando avanti, ma tenendo bene a mente ....il di dietro!
Carla

Unknown ha detto...

E'vero che il diavolo sa fare solo pentole!!
E la verità, vien sempre fuori!!
Si soffre, si fa fatica, ,magari si spendono tanti soldi a vuoto, però dopo non siamo piu quelli di prima..siamo meglio!
Un grande abbraccio!!

Antonello Paoli

Unknown ha detto...

Cara Raf, mi unisco al coro dei "finalmente" che già da più parti ti hanno inviato. Se ricorderai ti telefonai lo stesso giorno in cui ti arrivò il fatidico avviso. Erano passati diversi anni dal nostro ultimo colloquio ma quando mi accorsi di certi “movimenti strani” da parte di una nota persona dell’ambiente “antisette” capii che qualcosa di grave era già successo e decisi di avvertirti. Fu così che appresi in diretta della chiusura del tuo sito, appena avvenuta, mentre smarrita non riuscivi a capire cosa stesse succedendo. Ricordi? Io purtroppo lo avevo capito.
Negli anni precedenti ai tristi fatti che ti hanno visto protagonista (anni nei quali di Arkeon neanche si parlava pubblicamente e le indagini su di loro non erano iniziate) ero già stata testimone di una certa prassi della solita nota esperta per la quale la soluzione conflittuale (e possibilmente giudiziaria) doveva rappresentare la normale conclusione di rapporti di collaborazione con persone ed associazioni con interessi simili al suo. Non saprei se perché non sia in grado di rapportarsi con chi decida di interrompere una collaborazione con lei o perché voglia eliminare la concorrenza o per chissà quale altro motivo. Posso ben comprendere perché questo tipo di persone abbia la rara capacità di peggiorare i rapporti ed accendere gli animi, cosa della quale proprio non ci sarebbe bisogno nell’aiuto alle famiglie colpite dal fenomeno settario.
Particolarmente gravi furono le denunce verso Silvana R. che le costarono anni di procedimenti giudiziari i quali, pur chiudendosi con l’infondatezza della notizia di reato come per te, non le evitarono sofferenze, fastidi e spreco di risorse. Il tuo caso fu la ciliegina sulla torta e credo anche il più eclatante però solo uno degli ultimi in ordine cronologico. Permettimi anche di ricordare ancora l’assordante silenzio di altre associazioni di aiuto contro le sette che mai si sono dissociate da certi comportamenti anche dopo che alcuni di noi avevano cercato di informarli: associazioni pronte a fare una gran cagnara mediatica nel parlare della manipolazione mentale delle sette ma lacunose sui discutibili comportamenti di una sua parte.
Direi che questa nuova archiviazione chiuda il cerchio. Finalmente!
Mi chiedo quante volte ancora bisognerà disturbare la magistratura con notizie di reato infondate prima che sia palese a TUTTI della malafede esistente in certi ambienti antisette che con le loro azioni o con il loro silenzio hanno contribuito a destabilizzare ed ulteriormente estremizzare un campo di per sé estremista e dualistico quale quello del mondo settario. Certo non a favore delle vittime di sette o dei loro famigliari!
In attesa perciò che il mondo antisette italiano manifesti pubblicamente solidarietà a te e Silvana, brindo a questa tua vittoria. Presto potremmo scrivere un bell’articolo a più mani aggiungendo un nuovo capitolo sul fenomeno settario in Italia che potrà andare ad arricchire anche la letteratura straniera sull’argomento.
Con affetto
Cristina Caparesi