Psico-setta Arkeon, 46 assoluzioni
Il giudice: «Non ci fu calunnia»
Erano accusate di aver detto il falso ai danni di una psicologa e di altre 2 persone in una trasmissione tv
BARI - Il gup del tribunale di Bari Giulia Romanazzi ha prosciolto e assolto «perché il fatto non costituisce reato» tutte e 46 le persone imputate di calunnia ai danni di una psicologa e di altre due persone accusate di aver detto il falso sulla presunta psico-setta Arkeon di Bari, nel corso di una trasmissione televisiva di Canale 5 del 2006. Le decisioni sono state prese contestualmente dal giudice al termine dell'udienza preliminare e del processo con rito abbreviato.
Il pm inquirente, Francesco Bretone, aveva chiesto la condanna e il rinvio a giudizio degli imputati, ritenuti iscritti ad Arkeon. Il 16 luglio scorso il tribunale di Bari, per il reato di associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo della professione medica, ha condannato - a pene comprese tra un anno e sei mesi di reclusione e due anni e 8 mesi - otto degli 11 imputati nel processo sulla cosiddetta psico-setta. Tre persone furono assolte. Il presunto ideatore del metodo Arkeon, Vito Carlo Moccia, 60enne di Noicattaro (Bari), fu riconosciuto unico promotore della presunta associazione per delinquere e per questo condannato a due anni e 8 mesi di reclusione.
Redazione online
13 dicembre 2012
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