In questo Blog diverse volte ho puntualizzato, sulla scia degli studi effettuati da molti autorevoli studiosi prima di me, i pericoli che possono nascere dall'azione di movimenti e persone che agiscono in ambienti antisette estremi.
Ho anche ripetutamente messo in guardia dai problemi che potrebbero verificarsi se questi gruppi "aggressivi" diventassero l'unica fonte di informazione per polizia e magistratura.
Un altro aspetto che ho sottolineato ripetutamente è la tendenza a creare un allarme ingiustificato sul fenomeno "sette" e la mia posizione critica di fronte all'istituzione della SAS (Squadra Antisette), che avrebbe potuto diventare, a determinate condizioni, una sorta di "macchina da guerra" contro minoranze invise ai gruppi antisette. L'indeterminatezza del termine "setta" potrebbe far rientrare tra i gruppi pericolosi qualsiasi gruppo segnalato.
Quello che non avevo previsto è il fatto che questi movimenti avrebbero potuto aggiungere ai loro bersagli anche persone che si impegnano da anni nello studio, nella ricerca e nell'assistenza a chi si trova in difficoltà, cioè persone che stanno dalla stessa parte della "barricata", ma che sono "dissenzienti" sulla metodologia utilizzata per affrontare il fenomeno e sulla campagna per la reintroduzione del reato di "plagio" nel nostro ordinamento.
In sostanza non avevo previsto che i gruppi antisette avrebbero attaccato i loro "ex membri" con la stessa ferocia con la quale attaccano le "sette". Perfino quando sono stata colpita da una persecuzione giudiziaria ingiusta non avevo pensato che la cosa potesse ripetersi, ma mi sbagliavo.
DAL PETTEGOLEZZO ... ALL'INTIMIDAZIONE
Da qualche tempo sono disponibili sul Web sei lettere molto inquietanti inviate dal Forum delle associazioni
antisette italiane, membri della FECRIS, a figure istituzionali e alla dirigente della SAS (Squadra Antisette).
Tre di queste lettere riguardano i Testimoni di Geova e il DDL 569 (1-2-3), le altre sono segnalazioni (rivolte anche alla polizia) contro persone che la pensano diversamente dai mittenti (i gruppi antisette) e che hanno avuto l'ardire di esprimere il loro parere pubblicamente sia sul Web che con altri mezzi (4-5-6).
Tre di queste lettere riguardano i Testimoni di Geova e il DDL 569 (1-2-3), le altre sono segnalazioni (rivolte anche alla polizia) contro persone che la pensano diversamente dai mittenti (i gruppi antisette) e che hanno avuto l'ardire di esprimere il loro parere pubblicamente sia sul Web che con altri mezzi (4-5-6).
Leggendo le ultime tre lettere pubblicate e riflettendo sul modo di procedere di queste associazioni, negli ultimi 4 anni, risulta evidente come un aspetto peculiare del loro operato sia quello di non contrapporre alle ragioni altrui altre ragioni, ma di riferire le loro lamentele all'autorità giudiziaria, alle squadre di polizia e ad alcuni politici "scelti", nel tentativo di far passare i dissenzienti come "amici delle sette".
Siamo, dunque oltre l'attività usuale di queste persone, quella, cioè, di inviare, a persone loro "vicine", missive finalizzate a denigrare, alle spalle, chi pensa e agisce diversamente da loro.
Le lettere a cui mi riferisco in questo post (inviate nel periodo 2009-2011), non sono state inviate da una singola persona ad altri "amici", ma da tutto il "Forum" antisette che se ne assume, dunque, la piena responsabilità.
I destinatari, inoltre, non sono degli "amici" o conoscenti con i quali può essere piacevole spettegolare un pò, ma sono referenti delle istituzioni e della polizia di stato, una strategia che, in qualche misura, era già stata messa in atto nei miei confronti nel 2008, ma che sembra oggi riproporsi ulteriormente per colpire anche altri "dissenzienti".
I destinatari, inoltre, non sono degli "amici" o conoscenti con i quali può essere piacevole spettegolare un pò, ma sono referenti delle istituzioni e della polizia di stato, una strategia che, in qualche misura, era già stata messa in atto nei miei confronti nel 2008, ma che sembra oggi riproporsi ulteriormente per colpire anche altri "dissenzienti".
La segnalazione che riguarda me e altri studiosi, è stata inviata a tre senatori della Seconda Commissione Giustizia del Senato presso la quale sono stata audita il 21 settembre 2011 in relazione all'Indagine Conoscitiva per la introduzione del reato di "manipolazione mentale" nel nostro Codice Penale. La lettera ha come destinatari solo tre dei 24 senatori della Seconda Commissione
Giustizia, mentre tutto il resto della documentazione riferita alle audizioni è stata depositata, o inviata in seguito, perchè tutta la Commissione potesse acquisirla, come è logico che sia.
Ma di cosa si lamentano le associazioni antisette mittenti della lettera? Di alcuni articoli che ho scritto su questo Blog e di quanto ho detto nel corso di una relazione tenuta ad un Convegno Internazionale. Nella lettera vengono taglincollati brani di testi, tratti dai miei contributi, estrapolati dal loro contesto e "collezionati" insieme per indurre i tre senatori, che mi avevano peraltro ascoltato con molto interesse e attenzione durante l'audizione, a farsi un'idea della sottoscritta che è quella che il FORUM (Favis, Cesap, Aris Veneto e Toscana) ha di me.
Sembra quasi che criticare la metodologia che questi gruppi usano, dire che essi generano talora panici morali, chiedere che le istituzioni monitorino le azioni di queste associazioni per accertarsi che non vi siano eccessi e ingiusti etichettamenti di gruppi innocui, sia un comportamento spregevole ...
Perfino la trascrizione di una relazione in cui ho presentato il punto di vista di autorevoli studiosi sul narcisimo sociale e i pericoli insiti nelle varie forme di "fanatismo" che possono verificarsi anche nei gruppi antisette più estremi, è stata artatamente taglincollata scegliendo le parti più adatte a sostenere l'idea degli antisette, e cioè che io, con quella relazione, li avrei gravemente offesi o peggio...
Sembra che il Forum quasi voglia dire ai tre senatori: "Questa persona che voi avete ascoltato in audizione, lo vedete cosa è capace di dire su noi, poveretti, che ogni giorno siamo qui a difendere le 'vittime delle sette'?"
La critica ai gruppi antisette diventa così la "prova" che io difendo le "sette" e danneggio le "vittime". Stesso "processo mentale" che portò alcuni ad accusare Sciascia di essere un mafioso quando espresse un'opinione critica sull'antimafia ...o che spinge a dire che chi denuncia gli eccessi di alcune associazioni antipedofilia sia a sua volta un pedofilo o difenda i pedofili ...
I tre senatori destinatari della lettera non mi conoscono, ma sono certa che sapranno andare oltre queste tecniche denigratorie. Basta leggere i miei siti per farsi un'idea più corretta e completa della sottoscritta, specialmente se i testi citati "ad arte" dal Forum antisette fossero letti integralmente e nel loro giusto contesto.
Tanto per agevolare il lavoro di chi desidera prenderne visione, ecco i link dei miei contributi che non sono piaciuti al Forum antisette:
- La Fabbrica del Terrore
- Narcisismo, Settarismo e Antisettarismo
Per quanto riguarda la seconda lettera resa pubblica, inviata non solo ai tre senatori, ma anche alla Squadra Antisette, si tratta di una segnalazione che riguarda, tra gli altri:
- Simonetta Po, già segnalata nel 2008 al P.M Bretone che conduceva le indagini su Arkeon come "mia amica" e per aver espresso pubblicamente solidarietà alla sottoscritta dopo l'oscuramento del mio sito
- Il giornalista Gianluigi Luccarelli, che ha intervistato il figlio di Maurizio Alessandrini: Fabio
- Pietro Bono che ha "osato" guardare e incorporare il video dell'intervista a Fabio Alessandrini nel suo blog
- I gestori del sito Etica e Verità sempre in relazione alla "famigerata" intervista
- Isa Calabrese, moglie di Vito Carlo Moccia, per aver "osato" fare un commento sotto il video dell'intervista ... e così via ...
L'ultima lettera resa pubblica, in ordine di tempo, è la Nota Integrativa che riguarda solo me. Vengo segnalata ai soliti tre senatori della Seconda Commissione Giustizia e alla Dirigente della Squadra Antisette per aver risposto a un commento che Fabio, il figlio di Maurizio Alessandrini, portavoce del Forum delle associazioni, aveva postato sul mio blog.
Dopo aver preso visione anche di quest'ultimo documento ho sentito la necessità di una conferma ufficiale a proposito di queste lettere che sembravano autentiche, ma potevano non esserlo.
Così, di concerto con lo studio legale che mi rappresenta, ho fatto inviare una lettera al portavoce del Forum, Maurizio Alessandrini, e, per conoscenza, ai tre senatori e alla dirigente della SAS, per chiedere conferma dell'autenticità dei documenti pubblicati sul sito Liberocredo e anche per chiarire quale fosse la finalità di quella "Nota Integrativa".
Ecco la lettera inviata il 17 luglio scorso:
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Il Forum delle associazioni non ha risposto a questa lettera.
La loro "non risposta" significa, per me, che i documenti sono autentici e che il Forum delle Associazioni intendeva effettivamente "segnalarmi" alla polizia, come aveva fatto per le altre persone già nominate. Se non fosse così avrebbero risposto dissociandosi da quelle missive.
Siamo, dunque, di fronte a un Forum di associazioni antisette, referente del Ministero degli Interni, della Squadra Antisette e referente privilegiato della Seconda Commissione Giustizia del Senato, che segnala all'autorità giudiziaria privati cittadini che esercitano i loro diritti costituzionali: esprimere opinioni e critiche, riflettere e manifestare le loro idee su ciò che dicono altri, guardare un'intervista e fare dei commenti ecc.
- Simonetta Po, già segnalata nel 2008 al P.M Bretone che conduceva le indagini su Arkeon come "mia amica" e per aver espresso pubblicamente solidarietà alla sottoscritta dopo l'oscuramento del mio sito
- Il giornalista Gianluigi Luccarelli, che ha intervistato il figlio di Maurizio Alessandrini: Fabio
- Pietro Bono che ha "osato" guardare e incorporare il video dell'intervista a Fabio Alessandrini nel suo blog
- I gestori del sito Etica e Verità sempre in relazione alla "famigerata" intervista
- Isa Calabrese, moglie di Vito Carlo Moccia, per aver "osato" fare un commento sotto il video dell'intervista ... e così via ...
L'ultima lettera resa pubblica, in ordine di tempo, è la Nota Integrativa che riguarda solo me. Vengo segnalata ai soliti tre senatori della Seconda Commissione Giustizia e alla Dirigente della Squadra Antisette per aver risposto a un commento che Fabio, il figlio di Maurizio Alessandrini, portavoce del Forum delle associazioni, aveva postato sul mio blog.
Dopo aver preso visione anche di quest'ultimo documento ho sentito la necessità di una conferma ufficiale a proposito di queste lettere che sembravano autentiche, ma potevano non esserlo.
Così, di concerto con lo studio legale che mi rappresenta, ho fatto inviare una lettera al portavoce del Forum, Maurizio Alessandrini, e, per conoscenza, ai tre senatori e alla dirigente della SAS, per chiedere conferma dell'autenticità dei documenti pubblicati sul sito Liberocredo e anche per chiarire quale fosse la finalità di quella "Nota Integrativa".
Ecco la lettera inviata il 17 luglio scorso:
------------------------------------------------------------------------------------------
Montesilvano, 17 luglio 2012
Spett. FORUM delle ASSOCIAZIONI ITALIANE di RICERCA
INFORMAZIONE
e CONTRASTO dei MOVIMENTI SETTARI e dei CULTI ABUSANTI
c/o FAVIS
Via Mosca, 66/a
47923 Rimini
e, p.c.
Alla c.a. Presidente della Commissione
Giustizia del Senato
Sen. Filippo Berselli
Via degli Staderari, 4
00186 Roma
Sen. Laura Allegrini
Commissione Giustizia del Senato Roma
Sen. Franco Mugnai
Commissione Giustizia del Senato Roma
e, p.c.
Ministero dell’Interno – Polizia di Stato
D.A.C. – Servizio Centrale Operativo
Dirigente della SAS Squadra anti sette
D.ssa Maria Carla Bocchino
Via Tuscolana, 1558
00173 Roma
Oggetto:
Richiesta di precisazione a proposito di tre lettere pubblicate sul sito
www.liberocredo.org
Formuliamo la presente in nome e per
conto della Dottoressa Raffaella Di Marzio, residente in Roma – la quale
sottoscrive la presente per accettazione, ratifica e conferma in relazione alla
pubblicazione di tre lettere sul sito www.liberocredo.org a questi indirizzi:
1)
Nota integrativa alla RELAZIONE INFORMATIVA, del 26 ottobre 2011 (http://www.liberocredo.org/sites/default/files/pdf/nota-integrativaintera.pdf)
2)
Comunicazione urgente sui gravi fatti verificatisi all’indomani delle audizioni
del 28 sett. 2011, presso codesta Commissione, di alcuni esperti nell’ambito
dell’indagine conoscitiva in materia di manipolazione mentale dei soggetti
deboli, con particolare riferimento al fenomeno delle cosiddette “sette”
riferita al Ddl n. 569, del 25 ottobre 2011 (http://www.liberocredo.org/sites/default/files/pdf/2_lettera_al_senato_e_sas.pdf);
3)
Considerazioni relative all’audizione di alcuni esperti nell’ambito della
“INDAGINE CONOSCITIVA IN MATERIA DI MANIPOLAZIONE MENTALE DEI SOGGETTI
DEBOLI,CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL FENOMENO DELLE COSIDDETTE SETTE” - Ddl.
569 del 25 ottobre 2011
(http://www.liberocredo.org/sites/default/files/pdf/1_lettera_al_senato.pdf).
Dal momento che nelle lettere in
questione, in diverse occasioni, compare il nome della nostra Cliente nel
contesto di “relazioni informative” destinate non solo ad alcuni Senatori della
Seconda Commissione Giustizia ma anche
all’Autorità Giudiziaria, e precisamente al Ministero dell’Interno – Polizia di
Stato D.A.C. – Servizio Centrale Operativo Dirigente della SAS Squadra anti
sette, D.ssa Maria Carla Bocchino, con la presente siamo a richiedere:
a) se il FORUM sia effettivamente il
mittente delle tre lettere di cui si fornisce l’indirizzo internet e se esse
costituiscano copia esatta di quelle inviate;
b) con riferimento alla Nota
integrativa alla Relazione Informativa del 26 ottobre 2011, inviata il 29
ottobre 2011, se lo scrivente FORUM abbia incluso la corrispondenza riportata
tra Fabio Alessandrini e la Dott.ssa Raffaella Di Marzio tra quei “…gravi
accadimenti che non possono, a nostro parere, non essere ulteriormente indagati
e approfonditi anche e soprattutto alfine di stabilire, se vi sia un nesso di
causalità tra i fatti segnalati, ovvero un concorso tra i soggetti sopra
menzionati. L’intento manifestamente diffamatorio e lesivo, si configurerebbe,
in tal caso anche quale inequivocabile condotta preventivamente orchestrata e
finalizzata a recare grave intralcio ai lavori di codesta Commissione Giustizia
nell’ambito dell’indagine conoscitiva in relazione al Ddl. 569.,mettendo in
luce, d'altro canto, una delle consuete strategie d’azione attuate da gruppi
cultistici abusanti e/o da soggetti a essi legati, nonché da coloro che, per
ragioni proprie, ne sostengono alcune finalità. Si è ritenuto opportuno, come
si evince dai destinatari, inoltrare la presente nota informativa anche alla
dirigenza della S.A.S Squadra Anti Sette-Polizia di Stato del Ministero
dell’Interno”.
Distinti saluti
(Avv.
Alessio Di Carlo)
(Dott.ssa
Raffaella Di Marzio)
Il Forum delle associazioni non ha risposto a questa lettera.
La loro "non risposta" significa, per me, che i documenti sono autentici e che il Forum delle Associazioni intendeva effettivamente "segnalarmi" alla polizia, come aveva fatto per le altre persone già nominate. Se non fosse così avrebbero risposto dissociandosi da quelle missive.
Siamo, dunque, di fronte a un Forum di associazioni antisette, referente del Ministero degli Interni, della Squadra Antisette e referente privilegiato della Seconda Commissione Giustizia del Senato, che segnala all'autorità giudiziaria privati cittadini che esercitano i loro diritti costituzionali: esprimere opinioni e critiche, riflettere e manifestare le loro idee su ciò che dicono altri, guardare un'intervista e fare dei commenti ecc.
Per quanto riguarda me, la più "segnalata" tra i "bersagli" del Forum antisette, ho sempre espresso pubblicamente le mie perplessità e il mio dissenso sulla metodologia usata per combattere le "sette" da parte delle associazioni italiane (membri della FECRIS) che se ne occupano. Le mie critiche sono sempre state finalizzate a suscitare un dibattito interno per verificare se, forse, non c'era qualcosa di sbagliato in ciò che si faceva. I miei tentativi, peraltro risalenti all'inizio degli anni 2000, sono stati vani.
Ritengo che fare autocritica sia un modo per migliorare se stessi, mentre "segnalare" le persone alla polizia mi fa pensare a una subdola forma di vendetta ...
I fatti sopra esposti sollevano alcune questioni che desidero condividere con i lettori di questo Blog:
- Come sono state scelte, dalle Istituzioni della nostra Repubblica, queste associazioni che svolgono un compito così delicato, nel quale sono messi in gioco i diritti sanciti dalla Costituzione?
- Queste associazioni hanno un Codice Etico che garantisca perlomeno l'osservanza della nostra Costituzione?
- Se esiste, chi lo ha approvato? Il Ministero degli Interni e quello della Giustizia ne sono al corrente?
- I ministeri menzionati esercitano un controllo sul modus operandi di queste associazioni?
- Quali sono gli "indici di pericolosità" in base ai quali il Forum segnala persone e gruppi religiosi alla polizia, e chi li ha "validati" e approvati?
La buona notizia è che, da diverso tempo, non sono più la sola a porsi queste domande.
Nel mondo dell'informazione e all'interno delle Istituzioni comincia a farsi strada la consapevolezza che ci siano forze intenzionate a sovvertire, nel nostro paese, le libertà civili: un pericolo sempre in agguato che colpisce diverse categorie e, ovviamente, sempre quelle più indifese.
Le minoranze religiose sono una di queste*.
E ora ... lascio la conclusione di questo post a Simonetta Po, uno degli altri "bersagli" privilegiati degli antisette, sui quali ha recentemente pubblicato uno studio molto interessante.
Ecco uno stralcio di un suo intervento su FIRS a proposito delle note "segnalazioni":
Ritengo che fare autocritica sia un modo per migliorare se stessi, mentre "segnalare" le persone alla polizia mi fa pensare a una subdola forma di vendetta ...
LE QUESTIONI DI FONDO
I fatti sopra esposti sollevano alcune questioni che desidero condividere con i lettori di questo Blog:
- Come sono state scelte, dalle Istituzioni della nostra Repubblica, queste associazioni che svolgono un compito così delicato, nel quale sono messi in gioco i diritti sanciti dalla Costituzione?
- Queste associazioni hanno un Codice Etico che garantisca perlomeno l'osservanza della nostra Costituzione?
- Se esiste, chi lo ha approvato? Il Ministero degli Interni e quello della Giustizia ne sono al corrente?
- I ministeri menzionati esercitano un controllo sul modus operandi di queste associazioni?
- Quali sono gli "indici di pericolosità" in base ai quali il Forum segnala persone e gruppi religiosi alla polizia, e chi li ha "validati" e approvati?
La buona notizia è che, da diverso tempo, non sono più la sola a porsi queste domande.
Nel mondo dell'informazione e all'interno delle Istituzioni comincia a farsi strada la consapevolezza che ci siano forze intenzionate a sovvertire, nel nostro paese, le libertà civili: un pericolo sempre in agguato che colpisce diverse categorie e, ovviamente, sempre quelle più indifese.
Le minoranze religiose sono una di queste*.
CONCLUSIONE
E ora ... lascio la conclusione di questo post a Simonetta Po, uno degli altri "bersagli" privilegiati degli antisette, sui quali ha recentemente pubblicato uno studio molto interessante.
Ecco uno stralcio di un suo intervento su FIRS a proposito delle note "segnalazioni":
"[...] Le associazioni antisette (ARIS della Gardini, Cesap di Lorita
Tinelli, FAVIS di Maurizio Alessandrini) mi segnalano alla squadra
antisette della polizia di stato.Perche'?
Perche' la penso in modo diverso da loro. Perche' sono una EX MEMBRO
del loro mondo. Perche' non appoggio la reintroduzione del plagio e
perche' dico pubblicamente che dopo aver ascoltato per 11 anni
Maurizio Alessandrini presidente della FAVIS (referente della squadra
antisette della polizia) sarebbe veramente il caso di ascoltare anche
la voce di suo figlio, che da 11 anni il padre indica al mondo, alle
istituzioni e alla polizia stessa come un "caso esemplare di plagio".
Non importa se da quasi 15 anni gestisco Allarme Scientology
(www.allarmescientology.it) e se da altrettanti anni vengo molestata a
cadenza quasi quotidiana. Non se ne fa menzione alcuna... l'unica cosa
che rileva, agli occhi di questi "antisette", e' che io canto fuori
dal coro. Dal LORO coro.
C'e' da stupirsi se io da qualche anno e in virtu' della mia ex
appartenenza a quel mondo, sostengo che siamo in presenza di una
"SETTA DEGLI ANTISETTE"? Per di piu', parecchio pericolosa?
Giudicate con i vostri occhi [...]"
------------------------------------------------------------------
*SU QUESTI TEMI VEDI:
- Discriminazione religiosa (Agenzia Radicale)
- Libertà religiosa (Agenzia Radicale)
- InGiustizia (Quaderni Radicali)
- Sono stata inquisita solo perchè volevo capire Arkeon (Quotidiano di Bari)
- Al termine il processo 'Arkeon': lunedì la sentenza? (Quotidiano di Bari)
- DirittoZero (Sul terrorismo mediatico)
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