Alcuni giorni fa, dopo molti mesi di lavoro, ho reso visibile un
nuovo sito ospitato sul dominio www.dimarzio.it, ancora in fase di completamento: Sette Devianza e Panici Morali.
Le ragioni di questa
mia iniziativa sono indicate nella Home Page e le riporto qui di seguito.
Ringrazio tutti coloro che vorranno segnalarmi eventuali malfunzionamenti, correzioni, precisazioni o semplicemente suggerire ulteriori contributi.
http://www.dimarzio.it/sdpm |
Questo sito offre informazioni, studi e ricerche su alcuni processi e
conflitti sociali che si verificano all'interno delle società
multiculturali e multireligiose.
L'obiettivo è quello di completare e ampliare il contributo di SRS (Sette Religioni e Spiritualità) mostrando l'altra faccia della medaglia di un fenomeno molto complesso, del quale, in Italia, si parla molto, ma in modo spesso allarmistico, unilaterale e fuorviante.
Nel mio libro Nuove religioni e sette. La psicologia di fronte alle nuove forme di culto ho scelto di trattare "sette" e "anti-sette" come due realtà sociali "analoghe" nelle quali possono emergere sia "luci" che "ombre". Ciò che intendo mettere in evidenza è che le violazioni dei diritti umani si possono verificare in qualsiasi gruppo sociale e in qualsiasi gruppo religioso, e che esistono sia "vittime delle "sette" che vittime degli "anti-sette".
I documenti pubblicati riguarderanno le controversie generate dalla diffusione di nuove forme religiose in un contesto per tradizione cattolico come quello italiano: dagli atteggiamenti di rifiuto o aggressione nei confronti di gruppi spirituali etichettati come "sette religiose" ai tentativi rispettosi di dialogo e superamento dei conflitti che, con difficoltà, cominciano a farsi strada.
L'obiettivo è quello di completare e ampliare il contributo di SRS (Sette Religioni e Spiritualità) mostrando l'altra faccia della medaglia di un fenomeno molto complesso, del quale, in Italia, si parla molto, ma in modo spesso allarmistico, unilaterale e fuorviante.
Nel mio libro Nuove religioni e sette. La psicologia di fronte alle nuove forme di culto ho scelto di trattare "sette" e "anti-sette" come due realtà sociali "analoghe" nelle quali possono emergere sia "luci" che "ombre". Ciò che intendo mettere in evidenza è che le violazioni dei diritti umani si possono verificare in qualsiasi gruppo sociale e in qualsiasi gruppo religioso, e che esistono sia "vittime delle "sette" che vittime degli "anti-sette".
I documenti pubblicati riguarderanno le controversie generate dalla diffusione di nuove forme religiose in un contesto per tradizione cattolico come quello italiano: dagli atteggiamenti di rifiuto o aggressione nei confronti di gruppi spirituali etichettati come "sette religiose" ai tentativi rispettosi di dialogo e superamento dei conflitti che, con difficoltà, cominciano a farsi strada.
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