Aula Magna: Saluti iniziali |
Il Congresso è stato un successo sia come numero di partecipanti che come qualità dei contributi presentati ed efficienza dell'organizzazione (Vedi Galleria Foto).
European Federation of Centres of Research and Information on Sectarianism)
Purtroppo non ho potuto seguire tutte le sessioni, ma vorrei fare qualche considerazione su quelle a cui ho partecipato come relatrice e come spettatrice.
Innanzitutto vorrei dire che il titolo del Congresso non esprime la grande varietà e complessità di contributi che sono stati presentati. In particolare non mette in evidenza il fatto che in diverse sessioni e in diversi contributi non si è affatto parlato di "danno" o "manipolazione", ma di prevenzione, formazione, educazione e mediazione.
Patrick Ryan e William Goldberg |
La prima sessione a cui ho partecipato è stata quella che si è tenuta al mattino del primo giorno, il 7 luglio.Titolo della sessione era:
Si discuteva sul come aiutare un familiare che si trova a fronteggiare l'affiliazione di un congiunto a un gruppo settario. Le domande venivano poste dai presenti che erano protagonisti di situazioni difficili, spesso fonte di grandi sofferenze personali.
Di fronte a queste richieste di aiuto da parte di persone sofferenti i due relatori si sono sforzati di far comprendere che l'affiliazione va affrontata per quello che è: un conflitto familiare in cui la "setta" ha sicuramente un ruolo ma anche i singoli e il gruppo familiare fanno la loro parte nella dinamica conflittuale. Il problema va dunque affrontato nella sua complessità senza indulgere a facili semplificazioni che permettono di attribuire tutte le "colpe" dell'allontanamento del familiare alla "setta".
Mentre ascoltavo queste interessanti discussioni riflettevo sul fatto che entrambi i relatori stavano presentando un punto di vista molto simile al mio e molto diverso da quello attuato e promosso dalla maggior parte delle persone che si occupano di "sette" in Italia.
Langone, Millar, Caparesi, Di Marzio |
Nel pomeriggio del primo giorno, 7 luglio, si è tenuta la prima delle due sessioni dedicate al tema: sul Congresso ICSA Cristina caparesi ha fatto un interessante resoconto) Le tre relazioni avevano un denominatore comune che era quello di esporre una via alternativa alla gestione dei conflitti legati alla diffusione di culti e religioni alternative.
Il successo della sessione è stato sottolineato da tutti i partecipanti tra cui la Prof. Eileen Barker, una figura eminente nel panorama accademico (docente emerita alla London School of Economics), Michael Langone (direttore esecutivo dell'ICSA), Steve Hassan, altra figura molto conosciuta e stimata nell'ambiente e autore di libri che hanno fatto la storia in questo specifico settore.
Mike Kropveld |
Il moderatore, Mike Kropveld, ha avuto difficoltà a dare la parola a tutti perchè le domande erano veramente molto numerose. Al termine della sessione ci ha ringraziato e ha sottolineato come il successo di una sessione di lavoro si misuri anche dall'interesse del pubblico e dal numero di domande che vengono fatte ai relatori.
A proposito del dibattito successivo alla presentazione delle tre relazioni, ricordo una domanda che è stata fatta a me da un genitore che da molti anni ha perso una figlia a causa di una "setta". Il suo è uno di quei casi, che purtroppo si verificano, nei quali, come ho specificato all'inizio della mia relazione non è possibile tentare alcuna mediazione per arrivare alla risoluzione del conflitto poichè chi sta da una parte della "barricata" non vuole comunicare con la parte "avversa". Se non c'è la volontà da parte di tutte le parti in causa non è possibile il dialogo e chi dovrebbe facilitare il processo di mediazione ovviamente non può agire in alcun modo. Uno degli elementi fondanti del processo di mediazione è il rispetto, da parte di chi funge da mediatore, verso tutte le persone coinvolte e verso la loro libera volontà di scelta.
Mike Kropveld e Anuttama Dasa |
La seconda parte della sessione Director of Communications for the International Society for Krishna Consciousness (ISKCON). I relatori della prima parte della sessione erano presenti per porre domande al rappresentante di ISKCON o offrire ulteriori contributi. Alle relatrici della prima parte si è aggiunta Eileen Barker
chi come "pietra di paragone" prende sempre e solo la sua cultura di appartenenza)
John
Eileen Barker |
Brotherhood", fondato da Jim Roberts.
. Questo gruppo aveva agli inizi un centinaio di membri, oggi ne ha tra 40 e 60 in tutto. Negli ultimi 15 anni alcuni genitori si sono uniti e sono riusciti ad aiutare circa 75 ragazzi ad abbandonare il movimento.
Nel documentario si rivivono le peripezie di una madre che, dopo anni, finalmente ritrova sua figlia dopo averla creduta morta e averla cercata ovunque. La scena commovente è quella in cui la ragazza abbraccia sua madre mentre è intenta a fare proselitismo e a lavorare per il suo leader. Tuttavia questa madre, dopo averla salutata e abbracciata rimane con lei un pò di tempo, e poi la saluta, consolata per il solo fatto di averla rivista.
Nel documentario i genitori che cercano i propri figli, e che qualche volta li trovano e qualche volta no, si mostrano sempre molto affettuosi e ripettosi della volontà dei loro figli anche quando volentieri li riporterebbero a casa senza troppi complimenti e contro la loro volontà.
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Sul Congresso ICSA Leggi l'interessante resoconto di un'altra relatrice italiana: Cristina Caparesi
1 commento:
La figura retorica dell'occupatio consiste nello stratagemma dell'oratore di prevenire una qualsiasi possibile obiezione dell'avversario, anticipandola tra i propri argomenti.
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