Una proposta di approccio empatico-cooperativo
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Articolo di Raffaella Di Marzio - © Marzo 2011
La risoluzione dei conflitti è un processo molto complesso sia perché si presenta in diversi ambiti relazionali sia perché, nel contesto sociale in cui viviamo, quando le parti in conflitto non sono in grado o non vogliono gestirlo autonomamente, chiamano in causa altre professionalità delegando loro il compito di trovare una soluzione che permetta, a chi si ritiene danneggiato, di essere “risarcito” (intendendo questo termine nella sua accezione più vasta).
L'intervento di altre persone nella dinamica conflittuale ha certamente l'obiettivo di facilitarne la soluzione e dirimere le controversie, ma è necessario che si verifichino determinate condizioni perché il processo si concluda in modo soddisfacente per le parti in causa.
In questo articolo mi occuperò soprattutto dei conflitti familiari e sociali legati ad affiliazioni religiose, ma, per chiarire alcuni concetti piuttosto complessi, mi riferirò anche agli studi sulle controversie di tipo amministrativo e su un caso particolare di conflitto interetnico.
L'intervento di altre persone nella dinamica conflittuale ha certamente l'obiettivo di facilitarne la soluzione e dirimere le controversie, ma è necessario che si verifichino determinate condizioni perché il processo si concluda in modo soddisfacente per le parti in causa.
In questo articolo mi occuperò soprattutto dei conflitti familiari e sociali legati ad affiliazioni religiose, ma, per chiarire alcuni concetti piuttosto complessi, mi riferirò anche agli studi sulle controversie di tipo amministrativo e su un caso particolare di conflitto interetnico.
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1. Istituzione della media-conciliazione
2. La comunicazione face to face nei conflitti interetnici
3. Una ipotesi di approccio empatico cooperativo
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Riferimenti
1) Herbert. C. Kelman, The Problem-Solving in Conflict Resolution, in Comunication in International Politics. Richard L. Merritt (Ed.), University of Illinois Press, 1972.
2) Raffaele Felaco e Monica Terlizzi, Decreto legislativo n° 28 del 4 marzo 2010: istituzione della media-conciliazione, risoluzione alternativa delle controversie, in La Professione di Psicologo n. 01/2011.
3) Raffaella Di Marzio, Nuove religioni e sette. La psicologia di fronte alle nuove forme di culto, Magi Edizioni Scientifiche, 2010.
4) Decreto Legislativo n.28 del 4 marzo 2010 pubblicato in G.U. n.53 del 5.3.2010.
5) Decreto Ministeriale n.180 del 18 ottobre 2010 pubblicato in G.U. serie generale n.258 del 4.11.2010.
2) Raffaele Felaco e Monica Terlizzi, Decreto legislativo n° 28 del 4 marzo 2010: istituzione della media-conciliazione, risoluzione alternativa delle controversie, in La Professione di Psicologo n. 01/2011.
3) Raffaella Di Marzio, Nuove religioni e sette. La psicologia di fronte alle nuove forme di culto, Magi Edizioni Scientifiche, 2010.
4) Decreto Legislativo n.28 del 4 marzo 2010 pubblicato in G.U. n.53 del 5.3.2010.
5) Decreto Ministeriale n.180 del 18 ottobre 2010 pubblicato in G.U. serie generale n.258 del 4.11.2010.
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