Ventisette anni fa a quest'ora ero tornata a casa dopo una giornata interminabile e unica nella mia vita: era il primo giorno da "sposata".
La stanchezza fisica si accompagnava a uno strano stordimento, come se dentro di me gioia e timore convivessero alternandosi in intensità, tanto che ora prevaleva l'una ora l'altra.
Finalmente mi ero "liberata" del vestito da sposa che avevo scelto perchè assomigliava ai vestiti di Rossella O'Hara nel film Via col vento e del lunghissimo velo che, insieme ai cerchi del vestito, erano stati per me in quel giorno "croce e delizia".
Mentre indossavo i vestiti "normali" e mi accingevo a partire con mio "marito" (che parolona!!!) per il viaggio di nozze, mi sentivo come chi sta partendo per un viaggio con molte incognite.
Ma ero felice e lo sono ancora, nonostante sappia che altrettante incognite mi aspettano per il futuro.
La stanchezza fisica si accompagnava a uno strano stordimento, come se dentro di me gioia e timore convivessero alternandosi in intensità, tanto che ora prevaleva l'una ora l'altra.
Finalmente mi ero "liberata" del vestito da sposa che avevo scelto perchè assomigliava ai vestiti di Rossella O'Hara nel film Via col vento e del lunghissimo velo che, insieme ai cerchi del vestito, erano stati per me in quel giorno "croce e delizia".
Mentre indossavo i vestiti "normali" e mi accingevo a partire con mio "marito" (che parolona!!!) per il viaggio di nozze, mi sentivo come chi sta partendo per un viaggio con molte incognite.
Ma ero felice e lo sono ancora, nonostante sappia che altrettante incognite mi aspettano per il futuro.
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