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giovedì 26 marzo 2009

Tasselli di esperienza - Ottavo Tassello




Tendo la mano e voi ci siete ... grazie!
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Questo post è stato aggiornato il giorno 8 Giugno 2009.
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Un anno fa, il 26 marzo 2008, il mio Portale, SRS (Sette, Religioni e Spiritualtà www.dimarzio.it) veniva oscurato.


Quella mattina, per una coincidenza fortuita, ero in casa e non a lavoro. Il computer è ancora spento quando ricevo la prima telefonata.

Un amico mi dice di accendere il computer perchè il mio sito non c'era più. Accendo e vedo, al posto della homepage, l'avviso di sequestro da parte della polizia giudiziaria di Bari.


Faccio un paio di telefonate per chiedere consiglio ad amici e, mentre sono al telefono arriva la DIGOS con un avviso di garanzia che, a leggerlo, fa accapponare la pelle.

Effettivamente, quella fu una giornata sui generis.
Per il resto della mattinata non ho fatto altro che rispondere al telefono e cercare un avvocato.


Ma poi: perchè dovevo trovarmi un avvocato?

Dopo i primi momenti di attonita sorpresa, lentamente cominciano a riaffiorare i ricordi delle settimane precedenti, quelle successive al 9 febbraio 2008, quando avevo partecipato, per motivi di studio, a una riunione informativa con alcuni membri di Arkeon e altre persone interessate alle tematiche riguardanti sette, lavaggio del cervello ecc. ecc.


Dopo quell'incontro avevo scritto un articolo: Essere o non essere setta: QUESTO è il problema nel quale esprimevo la mia opinione in proposito e dichiaravo di voler approfondire lo studio di Arkeon, cosa che peraltro già avevo inziato a fare qualche mese prima.

Come faccio ormai da oltre 15 anni, dovendo verificare quali fossero le pratiche e credenze del movimento, oltre a leggere e visionare il materiale messo a disposizione dai membri del gruppo, avevo la necessità di sentire i pareri di persone diverse su Arkeon, persone sia soddisfatte che critiche. Per questo motivo, dopo aver pubblicato l'articolo, scrissi a Lorita Tinelli per chiedere la sua collaborazione visto che lei se ne stava occupando già da tempo.

E' una prassi degli studiosi quella di chiedere informazioni, documenti e testimonianze a tutti i colleghi che ne sono in possesso e possono collaborare.
Si tratta di uno scambio che avviene normalmente come in molti altri campi.


Ecco l'email che inviai a Lorita il giorno 22 febbraio 2008:

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----- Original Message -----
From: "Raffaella Di Marzio" <rdm@dimarzio.it>
To: <cesap@libero.it>
Sent: Friday, February 22, 2008 12:41 PM
Subject: ALL'ATTENZIONE DELLA DOTT.SSA TINELLI

> Cara Lorita,
> come già saprai ho scritto un articolo sul caso Arkeon e su un incontro
> che ho avuto con alcuni di loro a Roma.
> L'articolo è a questo indirizzo: > > http://www.dimarzio.it/srs/modules/news/article.php?storyid=148
> Ti scrivo per chiederti, se lo riterrai opportuno, un parere su quanto
> ho scritto, sia in generale che nei singoli aspetti. > Inoltre vorrei chiederti anche aiuto perchè sto cercando persone che > lamentano di aver subito abusi in Arkeon e, se tu potessi invitare
> qualcuno di loro a raccontarmi la loro esperienza, te ne sarei molto grata.
> Naturalmente non è importante il nome e il cognome di queste persone, mi
> basta la loro descrizione dei fatti.

> Sarebbe, questo, un contributo importante al mio studio.


> Grazie ancora > Raffaella

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Il 23 febbraio alle 19.04 Lorita mi risponde negativamente.

Intanto un utente del mio portale apre un Forum su Arkeon ma lo posta in una categoria sbagliata. Come amministratore è compito mio spostare il nuovo forum su una categoria specifica con quel nome e, da qual momento, comincia una discussione molto vivace sul Forum di SRS tra arkeoniani soddisfatti ed ex arkeoniani, inframezzata da alcuni post di provocatori che provvedo immediatamente a mettere a tacere.

Nel frattempo mi viene segnalato che sul forum del cesap gli utenti fanno attacchi e illazioni su di me e ci sono anche minacce di denuncia all'autorità giudiziaria.

Leggo io stessa sul forum del cesap accuse di abusare della professione, di intimidire i testimoni, di difendere arkeon ecc.


Farò solo qualche esempio:

1) l'utente lella il 19 /2 2008:


La polizia, in virtù delle indagini in corso, forse dovrebbe avere anche questi elementi da vagliare. .. Andiamo avanti, che il cerchio della giustizia si stringe sempre di più e a qualcuno comincerà presto a dare un po' prurito.

2) L'utente alice il 19/02/2008
:

Ciao Lella, condivido appieno quanto scrivi. Ho letto credo lo stesso sito e penso di segnalarlo alla magistrtratura. Del resto non credo sia lecito che qualcuno si manifesti come 'studioso' non considerando una indagine penale in corso.

3) L'utente animacandida il 22/02/2008 dice:


Quello che leggo altrtove è abovinevole e degno di denuncia.
e anche: Carissimi, non ho ben compreso cosa stia accadendo, ma non mi meraviglia più nulla oramai. Le intimidazioni sembrano essere un ottimo strrumento per tenere a freno la lingua delle vittime.

4) lorita il 20 febraio 2008 :


Mi permetto di intervenire in questa discussione per chiedere a tutti di essere più sereni e tranquilli.
Molti forum possono essere aperti sull'argomento e ognuno è libero di dire quello che vuole, o di trasferire proprie interpretazione sui fatti che gli accadono. E dico questo senza alcuna intenzione di polemizzare contro alcuno. Chiunque intervenga nell'ambito di una indagine penale, automaticamente ne assume una responsabilità civica alla quale difficilmente potrà sottrarsi. Voglio ribadire il mio invito alla serenità e alla fiducia nel puntuale lavoro della Polizia e del PM che sta conducendo le indagini. Del resto, il blitz avvenuto a Roma, assieme alla notizia di sequestro di materiale è uno dei tanti indicatori che le attività di indagine sono in corso e sono per l'appunto 'attive'.


Questi ricordi, nel corso di quella mattinata, riaffioravano e, lentamente, prendevo coscienza di una realtà che facevo fatica ad accettare, e cioè che quelle che avevo letto nelle settimane precedenti non erano solo parole. Ma, mi dicevo, non può essere, non può essere ...

Tuttavia, quando cominciai a leggere i commenti dei frequentatori del forum del cesap che brindavano per l'oscuramento del mio sito, la mia residua fiducia sulla buona fede delle povere vittime si frantumò in mille pezzi.

Ecco qualche esempio di post di un thread che era stato creato subito dopo l'oscuramento. Il titolo era: srs chiuso!!!!! accompagnato da simboli festosi di brindisi e festeggiamenti:


L' Utente pillo il
2008/03/26 Re:srs chiuso!!!!! :

è con sommo ed immenso piacere che vi dò una notizia :
provate a cliccare qui : www.dimarzio.it forse qualcuno avrà intralciato le indagini??

L' Utente Talon il
2008/03/27 Re:srs chiuso!!!!! :

Grazie, Pillo, per il GAUDIUM MAGNUM che ci hai fatto provare: HABEMUS PAPAM...


L' Utente alice:
2008/03/27 Re:srs chiuso!!!!!:

Che non si grida ad un presunto complotto ....
Se chiusura cè stata è perchè ricercata ... credo.

Potrei continuare ancora ma credo che gli esempi siano sufficienti.

Nei giorni seguenti mi fu chiaro fino in fondo il quadro della situazione. Un quadro che ha oggi dei riscontri documentati dal dossier di fine indagine dal quale emergono nomi e cognomi dei responsabili di quanto accaduto.


Ma torniamo al 26 marzo 2008.

Quella mattina e nei giorni seguenti venni a sapere da diverse persone che mi telefonavano per manifestarmi la loro solidarietà che Lorita, oltre a rispondere negativamente alla sottoscritta in merito alla mia richiesta di collaborazione, aveva anche inviato nello stesso giorno o in quello successivo (23 o 24 febbraio 2008) a un certo numero di persone, una email che qualcuno, alcuni mesi dopo, ha postato su un newsgroup.


Quella email, mi fu riferito, era stata riinviata dai diversi destinatari ad altre persone ed era ormai di dominio pubblico. Per tutti, ovviamente, ma non per me che ne venni a conoscenza solo dopo l'oscuramento del mio sito e la lessi solo ad ottobre quando mi fu segnalato che si trovava su un newsgroup.


Che l'autrice di quella email sia Lorita Tinelli lo ha confermato lei stessa a Simonetta Po durante un convegno.
Nella email la stessa lorita, tra le altre cose, scrive:

"Anche la magistratura ne è stata informata e il Presidente dell'Ordine degli Psicologi dichiara che questa signora stia facendo abuso della professione."

A proposito di questo particolare vorrei fare un'ultima annotazione: il 31 marzo 2008, cioè sei giorni dopo l'oscuramento del mio sito e poco più di un mese dopo aver inviato questa email alla sua lista di corrispondenti, lorita scrive nel suo forum una frase che è a mio avviso un capolavoro:


"Nel caso della Dimarzio, personalmente non l' ho mai attaccata, nè in privato nè in pubblico, nè ho foraggiato gli attacchi".

In seguito ho chiesto al Presidente dell'Ordine degli Psicologi, Dott. Luigi Palma, se corrisponde a verità quanto la Tinelli affermava, e cioè che lui aveva dichiarato che io, Raffaella Di Marzio, faccio abuso di professione.

Nella risposta datata 23 marzo 2009, prot. 1231/09 (Nota 2 marzo 2009, prot. n. 957 del 5/3/2009), il Presidente dell'Ordine degli Psicologi smentisce l'affermazione presente nell'email di Lorita Tinelli: non aveva mai pronunciato quelle parole.


Per tornare al 26 marzo 2008, credo che quello sia stato un giorno che avrebbe potuto cambiare la mia vita, ma non per l'avviso di garanzia o per l'oscuramento del mio sito.

Quel giorno, aldilà dello shock, della preoccupazione per un futuro incerto, dei problemi concreti legati a dover far fronte anche alle spese legali , della sensazione di tradimento, del senso di colpa per aver coinvolto la mia famiglia, anche se involontariamente, in una vicenda oscura, aldilà di tutto questo c'era in me, per la prima volta, la fortissima tentazione di mettere fine a questa attività che mi vede impegnata da oltre 15 anni come volontaria.

Ne avevo viste e sentite tante, avevo superato momenti veramente difficili, ma quel 26 marzo 2008 è stato l'unico giorno in cui ho veramente pensato di mettere una pietra sopra a tutto e per sempre.


Perchè non l'ho fatto?

Non lo so, ricordo solo le voci degli amici al telefono, le email di conforto che leggevo, l'affetto e la vicinanza della mia famiglia, le manifestazioni pubbliche di solidarietà ... era come se ogni voce, ogni parola, ogni riga che leggevo fungessero da medicina e più ne ricevevo più l'effetto aumentava.


Al senso di tradimento si sostituiva lentamente il calore dell'amicizia e della fiducia che tutte quelle persone, nonostante tutto, continuavano a riporre in me...

... NONOSTANTE TUTTO

Una fiducia che non è stata scalfita in loro minimamente, nè dall'oscuramento del sito nè dall'avviso di garanzia con le gravissime accuse in esso contenute.


L'amicizia, la fiducia e la gratitudine che tante persone mi hanno manifestato non mi hanno permesso di prendere quella decisione e oggi ne sono felice.



Questo post vuole essere soprattutto un ringraziamento a tutti voi, voi che siete la linfa vitale, quella parte di umanità che è capace di andare oltre le miserie e gli odi, oltre la vendetta e lo scoraggiamento.

Siete stati i miei maestri e mi sono ritrovata di nuovo a ricominciare da capo perchè (tanto per cambiare) ho scoperto che ho ancora molto da imparare.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E'una vicenda che lascia davvero senza parole, senza nessuna possibile scusante per chi l'ha causata, e che, semplicemente, non doveva accadere. Ho molta ammirazione per il suo coraggio e il suo lavoro. Grazie per non aver rinunciato: penso che in tanti, di convincimenti anche molto diversi, condividano questa convinzione.
S&P

klee ha detto...

Non posso che associarmi a quanto scrive sudorepioggia.

Certamente tante sono le responsabilità e le omissioni in questa vicenda, dagli specialisti, alla polizia, alla magistratura, alla stampa, a parte dle mondo anticult; senza che ci fosse alcun complotto, certamente ciascuno di questi protagonisti ha trovato il suo valido tornaconto nel cavalcare la vicenda.

Ma l'obiettivo vero, di cui costoro sono stati semplici strumenti, era come sempre spezzare nelle persone il coraggio e la fede.

Anche per questo sono certo che sulla miseria di tutto ciò cresceranno frutti buoni, come avviene dal letame.

Anonimo ha detto...

Non saprei che cosa si è mosso dentro di me da l'inizzio di tutto questo, me ne potevo stare buona a casa e nell'indiferenza, credo che dentro di me è una storia vecchia, vista e rivista, nell'indiferenza totale e sinceramente Raffaella, mai incontrata, solo virtualmente; c'è solo tante cose che mi hanno indignata e mossa dentro.
Ho poca dimestichezza a livello di studi religiosi, ho solo la mia esperienza di vita e quello che ho imparato.
Io ho avuto pochi dubbi sulla facenda, mi era chiaro, come in altri tempi, altre storie, che si voleva intimidire e chiudere la tua voce e quelle di tanti.
Ti ringrazio per il tuo coraggio e quello di tanti e di avere perseverato in questo; esprimendoti con grande calma e chiarezza.
Fabia

Silvana Radoani ha detto...

Ciao Raffaella, sai bene che non ho sempre approvato tutto quello che hai fatto, almeno per quello che io ne sono venuta a conoscenza, però è acqua passata. Ti rinnovo pertanto la mia solidarietà, perché come sai siamo accumunate da un problema.
Quello che hai scritto tu qui e quello che ho scritto io, o Cristina o Simonetta sono documenti e i documenti non sono chiacchiere al vento di chi si erge sempre e solo come vittima sacrificale dei complotti dell'umanità. Se le persone non sanno valutare la differenza tra i documenti e le chiacchiere (e più documenti di carte processuali cosa c'è?) non possiamo farci molto, ma neanche tenerne conto perché rivelano la loro scarsa lealtà, attendibilità e dimostrano di non saper usare l'intelligenza che il Creatore ha dato loro.
Ormai i documenti cominciano ad emergere da tutte le parti e sempre più ne emergeranno in modo da dimostrare inequivocabilmente chi ha mentito, chi ha aggredito, chi ha fatto azione ripetuta e gratuita di stalking, di persecuzione e chi si è solo riempito la bocca di belle parole per far credere una professionalità che non ha mai avuto (un titolo di studio non fa DA SOLO una professionalità).
Coraggio Raffaella, coraggio a te e tutti coloro che sono andati a finire in questa squallida storia.
Silvana Radoani