Manipolazioni, Abusi e Vessazioni nei Gruppi
Trieste, Italia
Luglio 4-6, 2013
Comitato organizzatore
Cristina Caparesi, Teresa Dennetta, Raffaella Di Marzio,
Michael Kropveld, Michael Langone
Una Sessione plenaria - Tavola rotonda del 6 luglio |
Il Congresso Internazionale di Trieste 2013 è stato un successo, non solo per il numero di relatori provenienti da tutti i continenti (140), ma anche per la varietà di prospettive e ambiti presenti nei diversi contributi.
L'evento si è aperto il 4 Luglio 2013, con una relazione di Steve Eichel, Presidente del Comitato direttivo dell' ICSA.
Cristina Caparesi e Steve Eichel |
Se volessi sintetizzare lo spirito di questo Congresso userei le sue stesse parole e quindi mi limito a riportarle, in parte, tra virgolette:
"Sono stato il Presidente dell’ICSA per appena un anno e durante questo periodo sono stato informato dei disaccordi, conflitti e controversie nel nostro campo di studi e nella stessa ICSA. Per natura, non mi interessa così tanto il conflitto.
Però ricordo le parole di Doug Hodgson, il mio professore di Teoria Politica all’ università, che criticava il mio utopismo post-adolescenziale spiegandomi che l’opposto del conflitto è la morte.
Per definizione, posso assicurarvi che il campo di studi sul settarismo e l’ICSA sono molto vivi. Ci sono differenze di opinioni significative e a volte molto marcate nell’ICSA, anche se siamo uniti nei nostri obiettivi generali.
Conosco membri ICSA e, tristemente, anche ex-membri, che ritengono questi conflitti negativi, cioè come se fossero indicativi di problemi nella nostra associazione o nel campo di studi in generale.
Io sono convinto del contrario. Io credo che il disaccordo, il conflitto e la controversia – fintanto che siano espressi in modo decente e rispettoso - siano un segno di salute e crescita. Fino a un certo punto. Arriva un momento in cui dobbiamo prendere una decisione o posizione ed è impensabile che tutti saranno d’accordo con ogni decisione ogni volta.
Come presidente, tutto ciò che posso ragionevolmente chiedere è di mostrare pazienza, che ci ascoltiamo gli uni gli altri e con attenta riflessione e onestà intellettuale. Le sette sono fondamentalmente delle organizzazioni imperfette che, in ogni caso, a volte, potrebbero fare la “cosa giusta”, mentre associazioni come l’ICSA sono di base associazioni ben intenzionate, che, a volte, fanno degli errori.
È mia speranza che continuiamo a distinguere tra questi due tipi di realtà sociali e che continuiamo a cooperare gli uni con gli altri, anche se in disaccordo".
Per quanto riguarda, invece, una valutazione finale del Congresso, conclusosi il 6 Luglio, invito a leggere l'articolo di Camillo Maffia (relatore al Congresso con una relazione dal titolo "Sette religiose: il ruolo dei media nel problema sociale"), pubblicato su Agenzia Radicale, Libertà religiosa, a Trieste il volto democratico del contrasto agli abusi psicologici, che mostra come gli auspici del Presidente enunciati il primo giorno del Congresso, si siano poi effettivamente realizzati, insieme agli inevitabili errori, omissioni, imperfezioni, polemiche ecc., che sono parte integrante di qualsiasi evento culturale.
SEGUONO RELAZIONI PRESENTATE ...
SEGUONO RELAZIONI PRESENTATE ...
Metto a disposizione degli interessati le slide di due delle tre relazioni che ho presentato.
SESSION: Human rights, the law, and new religious movements: finding a balance - part five: how the social context (e.g., press reports and popular prejudices) can violate individuals’ human rights
Raffaella Di Marzio - Overview: How the social context can lead to violations of human rights
SESSIONE: Diritti umani, la legge e i nuovi movimenti religiosi, trovare un equilibrio, il contrasto alle manipolazioni: i diritti delle minoranze religiose- 3° parte
Raffaella Di Marzio - Le implicazioni psico-sociali nella nozione di setta
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