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sabato 27 dicembre 2008

Tasselli di esperienza - Settimo Tassello


Questo tassello è dedicato a Martini, pseudonimo di Simonetta Po.

Un pezzo di storia importante, quello legato a Martini, non della storia che finisce nei libri e nelle enciclopedie, ma di quella importante per le persone comuni come me e come Martini, appunto.

Chi volesse sapere qualcosa in più su Martini e le sue attività può leggere le FAQ di Allarme Scientology.

La prima volta che io e Simonetta ci siamo "parlate" è stato via email. Era il 1998 e gestivo, insieme ad Alberto, mio marito, che lo aveva realizzato, il Sito Web del GRIS di Roma. Di tanto in tanto ricevevamo richieste di informazioni e aiuto anche attraverso la posta elettronica, un mezzo allora ancora poco usato.

Quella di Harry e Martini (che gestivano insieme il Sito Allarme Scientology) fu una email che non avrei MAI dimenticato perchè segnò l'inizio di una collaborazione che si interruppe presto per Harry, ma non certo per Martini che continuò, imperterrita, la sua opera di informazione critica su Scientology fino ad oggi.

I due gestori di Allarme si erano accorti del nostro sito, che allora era sicuramente il più aggiornato e specializzato nel settore, avevano intuito che perseguivamo obiettivi simili e ci chiedevano alcune informazioni prima di intraprendere una serie di iniziative di informazione sul Web.

Quando, qualche tempo dopo, ebbi modo di conoscere di persona Simonetta mi resi conto che eravamo molto diverse, specialmente per le nostre convinzioni (io cattolica, lei tutt'altro). Nonostante questo ci accomunava un desiderio comune: quello di fare qualcosa per evitare che altra gente finisse nella trappola di sette e guru disonesti, cosa della quale entrambe, in modi diversi, avevamo fatto esperienza.

Simonetta aveva scelto di diffondere informazioni critiche su Scientology a titolo personale, io decisi che, oltre a fare informazione, avrei anche cercato di prestare aiuto e assistenza a chi lo avesse richiesto, poichè l'associazione di cui facevo parte si occupava anche di questo.

Ricordo con piacere il primo convegno internazionale a cui partecipai insieme a Simonetta: il Convegno del CESNUR a Torino, nel 1998. Io e lei andavamo direttamente a casa del "nemico" (così è percepito il CESNUR nel nostro ambiente) per scoprirne i punti deboli e, magari, se possibile, dare anche un pò di "fastidio".

Fu un'esperienza veramente importante per entrambe perchè, aldilà delle intenzioni, fu occasione di conoscenza e apertura verso ambienti e posizioni diverse dalla nostra. Non le condividevamo, anzi, le condannavamo perchè eravamo convinte che nuocessero alla nostra "causa". Tuttavia, era anche quello un modo per conoscere meglio il proprio nemico e, quando il "nemico" si guarda negli occhi, diventa meno nemico e più "umano".

Allora non compresi tutto questo, era solo il primo passo e sarebbero stati necessari alcuni anni prima di essere nin grado di guardare indietro a quell' esperienza con uno sguardo più attento che scendesse in profondità.

Io e Simonetta abbiamo parlato molto in quei giorni: mi diceva che, pur essendo io di fede cattolica, riusciva a trovare dei punti di contatto con me su un altro piano, quello dei valori. Mi disse che le sembrava di vedere qualcosa che definì "onestà intellettuale", che mi impediva di essere ipocrita e questo, a suo dire, non lo aveva mai riscontrato prima in persone che si definivano "cattoliche". Di solito chi appartiene a una religione si sforza di difenderla e non riesce a vedere la "trave" evangelica nel suo occhio, mentre vede bene la pagliuzza in quello degli altri.

Non era questo il mio caso e Simonetta sembrava apprezzarlo.

Da parte mia mi colpiva in lei la dedizione e il rispetto per la ragione, il "culto" per la ragionevolezza e la libertà di pensiero, l'insofferenza per qualsiasi forma di imposizione, la voglia di apprendere e allargare i propri orizzonti culturali. Ma tutto questo non avrebbe potuto suscitare affinità tra due persone così diverse come siamo noi due, se non ci avesse unito anche un altro aspetto: la tendenza a stimare le persone non in base alle idee ma in base a ciò che sono e alle loro azioni.

Io non ho mai neanche pensato di "convertirla" e lei non mi ha mai guardato con commiserazione o disprezzo per la mia fede.

E così ci siamo incontrate sui valori umani e ci siamo stimate per quello che siamo, senza pensare di poterci cambiare.

Ricordo che, quando iniziai a collaborare con il CESNUR per l'Enciclopedia delle Religioni in Italia, nel 2000, mi consigliai con la persona che, allora, era presidente del GRIS, a cui ero associata, che mi incoraggiò a partecipare al progetto. Quando ne parlai a Simonetta commentò dicendo che era un bene che una persona del "fronte" opposto desse un contributo alla prima opera di questo genere in Italia.

In seguito la tenni sempre informata di come procedevano i lavori, delle difficoltà che incontravo nel collaborare a un'opera che, per sua natura, non prevedeva di esprimere "giudizi di valore" sui vari gruppi che venivano censiti. E' stata un'esperienza molto importante e Simonetta è una delle pochissime persone con la quale ho condiviso incertezze, dubbi, perplessità e successi.

Simonetta è stata con me non solo al primo convengo internazionale al quale ho partecipato: quello di Torino, ma anche a un altro altrettanto significativo: il Convegno alla London School of Economics del 2001 dove ho festeggiato il mio compleanno a tavola con gli studiosi più conosciuti (e criticati in ambienti antisette) a livello internazionale. E anche quella volta Martini (in incognito) era lì a condividere con me un momento speciale. La foto che vedete in questo tassello è stata scattata a Londra, in occasione di quel convegno.

Il terzo bellissimo ricordo è quello della giornata che abbiamo passato insieme al compianto Maurizio Antonello, una persona speciale che ho conosciuto di persona grazie a Simonetta e con la quale ho intrattenuto una bella corrispondenza per qualche tempo. Ci siamo anche scambiati dei materiali di archivio.

Maurizio era un archivista eccezionale, oltre a essere un bravo professionista, così ci recammo da lui per visitare la sua biblioteca. In quell'occasione chiesi a Maurizio di aiutarmi a ricostruire la storia di un paio di gruppi di cui avevo redatto la scheda per l'Enciclopedia: erano gruppi che lui conosceva meglio di me perchè aveva notizie risalenti agli inizi della loro formazione. Fu felice di collaborare e fu anche piuttosto orgoglioso del fatto che certa documentazione non si trovasse nella biblioteca del CESNUR, ma solo nella sua.

Da parte mia seppi da Maurizio che non aveva alcuni documenti e publicazioni di altri gruppi che, invece, io avevo. Così, appena tornata a Roma gli mandai un pacco con diversi libri e riviste. Ne fu felice: era come se avesse ricevuto un tesoro!

Ma tutto questo durò poco: un giorno Maurizio mi disse che l'associazione di cui faceva parte non gradiva che ci fossero contatti tra noi due: un esponente del mondo antisette, ovviamente, non doveva scrivere o scambiare documentazione con chi (la sottoscritta) collaborava con il CESNUR (un gruppo di torinesi "cattivoni" che "difendono le sette")
[A proposito di questo particolare una persona dell'ARIS, l'Associazione di cui Antonello era anche fondatore, precisa, in un commento a questo tassello, che c'è un'altra versione del diniego di Maurizio a continuare nella nostra collaborazione e che questa versione, di cui io non sono a conoscenza, può essere comunicata solo in via privata].

Così la nostra corrispondenza fu interrotta improvvisamente, ma so che Maurizio ne era dispiaciuto perchè lo disse molte volte, nei mesi successivi, ad una sua amica alla quale telefonava spesso.


Questi bei ricordi mi legano a Martini, e molto di più: conoscere le persone, apprezzare ciò che hanno di buono da dire, fare esperienze diverse, litigare se necessario, ma non precludere nessuna strada e tentare sempre il dialogo.

A distanza di 10 anni dal primo contatto virtuale siamo cambiate entrambe, e sono state le esperienze, positive e negative, a cambiarci, le illusioni e le disillusioni.

Negli ultimi anni ci eravamo sentite poco, anche se nessuna delle due aveva smesso di portare avanti l'impegno preso.

Ogni volta, però, che una situazione lo richiede, ecco che Martini ricompare nella sua veste più consona: una paladina della libertà di pensiero ed espressione. Non è un caso che la prima persona che pubblicamente ha mostrato solidarietà quando il mio portale (SRS) è stato oscurato sia stata lei. Era tanto che non ci sentivamo, ma è stato come se il tempo non fosse passato.

Il 2008 è stato un anno difficile per entrambe, ma non a causa delle "sette".

A pensarci bene siamo accomunate anche in questo: i nostri presunti "nemici" in realtà non ci hanno causato tanti problemi quanti ce ne hanno causati i nostri "amici". Fatto questo che è ben rappresentato nel famoso detto:


Dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io!

E così Simonetta è stata ferocemente attaccata e diffamata (non diversamente da me) su alcuni forum e newsgroup ad opera di persone che gravitano nel mondo dei "critici delle sette", cioè il suo mondo.

Per queste persone e per associazioni come l'ARIS, Simonetta si è resa disponibile in diversi modi, soprattutto come traduttrice. Ma qual'è stato il grave errore commesso da Martini, errore che le ha attirato addosso tanta ferocia?

Quello di aver espresso solidarietà alla sottoscritta, dopo l'oscuramento del Portale SRS, su Allarme Scientology e alcuni newsgroup.

Da allora si sono susseguiti, nei mesi, e ancora oggi sono in piena attività persone (una o due, forse tre, sotto nickname multipli) messaggi-spazzatura diffusi su alcuni newsgroup che non avrebbero provocato alcuna reazione in Martini, ormai avvezza a questo genere di "guerre", se non fosse che a un certo punto persone "vere" che si qualificano con nome e cognome, esponenti e portavoci dell'ARIS, si sono apertamente e pubblicamente dichiarate concordi con chi spargeva spazzatura su Martini, a piene mani, sul web.

Di fronte a una tale "audacia" Martini ha fatto la cosa giusta.

Chi fosse interessato a sapere cosa può apprenderlo dalle sue stesse parole, di cui cito solo la conclusione perchè si applica perfettamente anche all'oscuramento del mio sito la cui genesi, oggi, è chiara:



Vale la pena sottolineare che questo sito non "cade sotto i colpi" della temuta Chiesa di Scientology, la quale non ha risparmiato sforzi in tal senso, ma sotto i colpi - e la mancata protezione - di parte del cosiddetto "movimento antisette" italiano che si vanta di fare informazione e di proteggere e aiutare le vittime di vari movimenti settari.



In conclusione, potrei dire che, in fondo, in Italia, le "sette" non hanno nulla da temere.

L'ambiente antisette italiano tende a eliminare lentamente e inesorabilmente i suoi esponenti più capaci e brillanti, mette in atto molestie legali contro i suoi stessi membri, suscita faide interne che richiedono l'impiego di molto tempo e denaro, si diletta a tacitare il minimo dissenso, a estromettere i "devianti" e a diffamare il malcapitato del momento (della serie: oggi a me domani a te).

Insomma: veri e propri atteggiamenti di "intolleranza" distruttiva che si manifesta non solo verso il "nemico" (le sette) ma anche verso gli amici, quelli che stanno dalla stessa parte della barricata.

Osservando il fenomeno con un pò di distacco (difficile, ma ci si può provare) non posso non pensare alle decine di studi portati avandi da sociologi e psicologi che hanno stabilito senza possibili dubbi che l'atteggiamento di intolleranza è fortemente correlato con l'ignoranza o la scarsa cultura.

Morale della favola: essere ostracizzati da queste persone comincia ad essere una sorta di "referenza", un punteggio in più, se esistessero concorsi per titoli in questo strano mondo.

Impegnato in queste frenetiche attività al movimento antisette italiano non rimangono più tempo e risorse per occuparsi delle "sette".

Speriamo solo che la cosa non si sappia in giro: se dovessero saperlo all'estero i peggiori e più intraprendenti "guru" si trasferirebbero in Italia!

Dunque, mi raccomando:


DOPO AVER LETTO QUESTO TASSELLO CANCELLATELO
E MANTENETE IL PIU' ASSOLUTO SEGRETO!

BUON 2009 A TUTTI ... SOPRATTUTTO A MARTINI :))